Michele Piccini Architetto
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Il progetto per il nuovo stadio di Siena ci porta a riflettere su due aspetti principali: uno concerne la forte funzione simbolica che la struttura assume per Siena in quanto “Città del Palio”, l’altro riguarda il rapporto di equilibrio che la nuova struttura deve ricercare con un paesaggio agrario e naturale tra i più belli e apprezzati al mondo. Questo contesto di grande interesse e stimolo ci porta ad affrontare il progetto con grande determinazione e il desiderio di interpretare quei due aspetti con un opera che possa diventare l’icona del calcio senese e pur segno “naturale” del paesaggio: un’opera che scaturisce in un momento favorevole per intima necessità del cuore e della mente. Consci della dolorosa percezione di come il paesaggio e la natura siano stati troppo spesso profanati da interventi sconsiderati, pensiamo che questo progetto sia l’occasione di riscattarsi da un periodo storico di scarsa sensibilità verso il territorio e le risorse, così da ritrovare quella capacità di modificare l’ambiente operando in armonia con la natura; caratteristica propria della tradizione toscana. Per questo vorremmo che l’opera abbia nel rapporto armonioso con la natura e il paesaggio il suo più forte segno di riconoscimento. Si sente forte l’esigenza di riappropriarsi della capacità di intervenire nel paesaggio con opere che anziché produrre ferite brutali del territorio possano essere il segno del passaggio di una “cultura”. Per questo il nostro progetto è la sintesi di un processo mentale e culturale che generiamo a partire sia dall’analisi del luogo e dell’oggetto, sia da ciò che vogliamo che rappresenti. |